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Amore solare, 1977, olio su tela, cm 100 x 137 | |||||||
Antologia critica |
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(...) L’ultimo periodo dell’opera di Notari ha inizio nel 1975 con tre piccole tempere intitolate “Monumento d’amore”, in cui è fissata l’idea prima, ancora confusa e appena difficilmente districata, del tema. Poi nell’anno che va dal febbraio del 1976 al febbraio del 1977, in un fervore, tra frenetico e allucinato, di lavoro, nascono le venti opere del ciclo intitolato “Monumento a Leda-cigno”, dipinte a tempera e in grande dimensione, compiute in sé e nell’insieme, che espongono nei suoi veri aspetti il tema. Dal marzo 1977 a oggi, marzo 1978, in una nuova violenta tensione di lavoro, sono create le “variazioni sul tema”, una lunga serie di opere, per lo più ad olio, raggruppate intorno ad alcuni nuclei di idee, che derivano, sviluppandola e modificandola, dall’idea primaria del congiungimento “Leda-cigno”, e che trovano i nuovi titoli di “Amore solare”,“Amore trasparente”, “Metamorfosi d’amore”, “Canto d’amore”. In questa mostra vengono presentate due delle grandi tempere del ciclo “Monumento a Leda-cigno”, la I opera e la XVII opera, e una scelta il più possibile completa della “variazioni”. Nelle venti opere del ciclo principale, che sono aspetti e situazioni diverse di un unico concetto, Notari va subito al centro di verità dell’amore terreno, rappresentandolo nel rapporto di congiunzione. In questo rapporto c’è qualcosa oltre il momento erotico e della creazione di vita, qualcosa sempre presente in tutta l’opera di Notari, ed è l’elemento dell’unità, del rapporto che lega la coppia nella presenza amorosa, qui portato al culmine della sua tensione unificante. Coloro che avevano visto elementi erotici nelle precedenti opere, ora sono sgominati sul loro stesso campo, poiché Notari rappresenta senza erotismo l’atto centrale dell’erotismo. Non che venga negato il rapporto fisico, anzi viene visualizzato, ma, libero da ogni sua scoria esistenziale per la luce che l’avvolge, per il colore irreale che lo esalta, per lo spazio mistico in cui avviene, per l’atmosfera visionaria in cui è immerso, per le ali come presenze angeliche che lo proteggono, si riduce, anzi si dilata ed esalta, alla sua suprema essenza amorosa. Qui è il nucleo di un mistero che questo ciclo espone e indaga, il nucleo oscuro, profondo, immerso giù nelle radici dell’esistenza, dove si forma la vita: il punto in cui amore terreno e amore spirituale coincidono. Notari ha scelto il mito di Leda perché è quello in cui il rapporto amoroso avviene con un uccello Dio. (...)
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Documenti | |||||||
Photo Gallery | |||||||
Romano Notari. Biennale di Venezia, Venezia, 1978. ![]() |
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4 Sogni d'amore, 1978, tempera su carta, cm 42 x 56 ![]() |
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