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Uccelli malinconici, 1955, china e tempera su carta, cm 16 x 20 |
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Antologia critica | |||||||
(...) Nel 1955 le prime opere di Notari rappresentano gruppi di uccelli ognuno dato come individuo solitario nella sua forma circoscritta da un contorno preciso e lineare, in atteggiamento malinconico, con il capo ripiegato e le palpebre semichiuse; essi erano però già il prodotto di una iniziale metamorfosi, infatti alcuni disegni precedenti apparivano popolati di foglie la cui forma ovoidale cominciava in alcune a trasformarsi in corpo di uccello, i picciuoli mutandosi in zampe. L’elemento naturalistico iniziale era dunque la foglia, mentre gli uccelli dimostravano, già in questa genesi, la loro posizione emblematica, l’avvio cioè a costituirsi come simboli. Nella prima immagine dell’uccello malinconico sono contenuti cosÌ alcuni degli elementi fondamentali dell’opera di Notari. Esso ne è infatti uno dei protagonisti, comparendovi costantemente in una serie numerosa di trasformazioni; d’altra parte la malinconia che accompagna la sua presenza tinge quasi sempre l’atmosfera dell’opera e vi funziona come un freno segreto che delimita l’elemento gioioso, impedendogli un’espansione enfatica o violenta e contribuendo ad internarne il tono, a renderne più sottile e profonda l’espressione. L’uccello è una presenza misteriosa, che raffigura a volte l’umano, ma nella sua costituzione spirituale; è una presenza che medita, che soffre anche, che accoglie la vita nell’amore, e che tende alla sublimazione. É simbolo della vita e della libertà: la vita infatti si compie, si sviluppa ed accresce solo nella libertà, dopo essersi liberata dalla “pesantezza”, dalle scorie oscure che la ridurrebbero ai processi della corruzione; si espande ed accumula nella luce, che è la sostanza stessa della libertà. L’uccello indica il movimento dello spirito; “Le bas et le superficiel sont au même niveau” ha scritto Simone Weil; basso e profondo sono concetti opposti; cosÌl’abbassamento, che è una degradazione, e la discesa, che è il movimento verso il profondo: “Descendre d’un mouvement où la pesanteur n’a aucune part. ... La pesanteur fait descendre, l’aile fait monter: quelle aile à la deuxième puissance peut faire descendre sans pesanteur?”. L’uccello, poiché partecipa del terreno e dell’aereo, è anche il fattore che unisce la terra al cielo, il naturale al divino; e quindi per Notari è il simbolo più prezioso di una fusione misteriosa e fatale che racchiude il senso della vita umana. (...)
Roberto Tassi, Notari. 10 tavole a colori 1968-1970, Edizioni Galleria delle Ore, Milano, 1970. |
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Divinità, 1955, china e tempera su carta, cm 16 x 11 ![]() |
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